Il cittadino medio dice che non ha nulla da nascondere


È opinione diffusa che "le persone oneste non abbiano niente da nascondere" e che "i dibattiti sulla privacy siano inutili e noiosi". In realtà ognuno di noi ha qualcosa da nascondere, a iniziare dalle proprie opinioni, il proprio stato di salute e le proprie preferenze (tra cui quelle sessuali).

Per questo, ad esempio, l'art. 48 della Costituzione Italia sancisce la segretezza del voto: è un elemento imprescindibile della libertà di espressione politica, necessario a difenderci da interferenze indebite e spiacevoli conseguenze.

La diffusione massiccia delle nuove tecnologie informatiche in ogni aspetto della nostra vita, anche lavorativa, sta sfumando il confine che separa la nostra vita pubblica da quella privata, compreso informazioni che desideriamo mantenere riservate. L'analisi dei dati relativi al nostro traffico web, ad esempio, tra cui le notizie che leggiamo, i siti che frequentiamo, ciò che scriviamo sui social... possono profilare le nostre preferenze politico/elettorali, attaccando quindi una libertà costituzionalmente garantita e mettendo in pericolo l'essenza stessa della Democrazia.



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