Il cittadino medio non sa che perde il controllo delle foto caricate in Rete
Per anni le piattaforme di sharing prima e i social network poi ci hanno invogliato a caricare le nostre foto personali, rendendola una operazione sempre più semplice e immediata.
Il risultato è che la Rete è piena di foto scattate in ogni luogo e in ogni situazione, talvolta anche imbarazzante.
Una delle regole per gli addetti ai lavori è che "ciò che carichi in Rete, in Rete rimane per sempre" e questo rappresenta un problema sempre più serio, soprattutto quando saltano fuori scatti realizzati magari anni fa che ci ritraggono in situazioni imbarazzanti. Scatti che potrebbero nuocerci, come ad esempio durante una selezione di lavoro, e che non possiamo più rimuovere.
Lo sanno bene, loro malgrado, le vittime di revenge porn, che vedono il loro materiale intimo, che sarebbe dovuto restare riservato, affiorare continuamente dai meandri della Rete.
Ecco perché è buona norma evitare la pubblicazione di foto personali o potenzialmente compromettenti, anche di amici e parenti (soprattutto senza la loro esplicita autorizzazione): anche se oggi potrebbero sembrarci semplicemente divertenti, la società cambia e il rischio che uno scatto che ci sembrava "divertente" possa danneggiarci è sempre più forte.