Il cittadino medio non sa che tutto ciò che finisce in Rete, in Rete rimane per sempre


Si parla da anni del "diritto all'oblio" ed esistono normative (come l'art 17 del GDPR) che lo prevedono. Tuttavia la tecnologia, e la Rete stessa, non sempre le rispettano: motori di ricerca e harvester raccolgono e indicizzano continuamente i contenuti caricati in Rete e non sempre è possibile riuscire a capire chi ha salvato cosa e dove. A cui si aggiunge tutto il mondo del dark e del deep web, difficile da stimare.

Avrete probabilmente digitato il vostro nome e cognome su un motore di ricerca, scoprendo che siete presenti in decine e decine di pagine e siti web. A cui si aggiungono, da qualche tempo, anche i social network.

Possiamo vedere Internet come un enorme archivio distribuito su scala planetaria che ingloba e mantiene tutto ciò che gli diamo in pasto: pensiamo bene a ciò che ci mettiamo dentro.


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